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NewsItalia, l’agricoltura ai tempi del Coronavirus: cosa succede?

Italia, l’agricoltura ai tempi del Coronavirus: cosa succede?

“Dobbiamo evitare iniziative sproporzionate e unilaterali prese dai singoli Stati membri che possono aggravare ulteriormente il costo sociale ed economico dell’emergenza”

Il Coronavirus è stato dichiarato dall’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) una pandemia. Il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, nella conferenza stampa dell’11 marzo a Ginevra ha detto: 

“L’Oms ha valutato che Covid-19 può essere caratterizzata come una pandemia. Non abbiamo mai visto una pandemia di un coronavirus, questa è la prima. Ma non abbiamo mai visto nemmeno una pandemia che può, allo stesso tempo, essere controllata”.

L’Italia ha adottato misure stringenti per contenere il contagio, saranno chiuse tutte le attività commericali tranne ”i negozi di prima necessità, le farmacie e le parafarmacie“.

Restano garantiti i servizi pubblici essenziali, tra cui i trasporti. Queste disposizioni sono contenute in un decreto ministeriale a firma del presidente del consiglio Conte, valido fino al prossimo 25 marzo.

L’emergenza sanitaria è accompagnata anche da quella economica, nel comparto agricoltura il presidente nazionale di Confagricoltura Giansanti auspica un coordinamento europeo “Dobbiamo evitare iniziative sproporzionate e unilaterali prese dai singoli Stati membri che possono aggravare ulteriormente il costo sociale ed economico dell’emergenza Coronavirus”.

Agricoltura, cosa dice il decreto ministeriale?

Il Punto 4 dell’ Art 1 (Misure urgenti di contenimento del contagio sull’intero territorio nazionale) recita: “restano garantiti, nel rispetto delle norme igienico – sanitarie, i servizi bancari, finanziari, assicurativi nonché l’attività del settore agricolo, zootecnico di trasformazione agro – alimentare comprese le filiere che ne forniscono bene e servizi. Ciò significa recarsi a lavoro attenendosi però alle buone pratiche”.
 

Cosa cambia per il mondo dell’agricoltura?

Se sei un imprenditore agricolo, un lavoratore agricolo, anche stagionale, non sono previste limitazioni alle tue attività lavorative.

Il presidente di Coldiretti Ettore Prandini: “Per assicurare le necessarie forniture alimentari al paese è importante che si dia continuità alle attività produttive nelle campagne, dove vanno seguiti i cicli stagionali, dalla semina alla raccolta, e garantita la cura delle piante, l’assistenza e l’alimentazione degli animali allevati; ma anche i mercati di vendita diretta, la trasformazione industriale e le consegne per la distribuzione commerciale”.

L’obiettivo del settore è quello di tutelare aziende e lavoratori, si evidenzieranno difficoltà legate anche alla carenza di manodopera, la priorità resta la non interruzione delle attività produttive nei campi.